venerdì 6 dicembre 2019

Giorno centoquindici: venerdì mattina

Questa mattina mi sono svegliata in un abbraccio, con il caffè a letto e i vetri appannati:
dalla finestra filtrava l'oro magico delle mattine di sole di Dicembre -il freddo si riconosce dalla sua luce prima che dalle mani e dalle guance gelate-.
Sono uscita, mi sono fermata a prendere un secondo caffè al bar, persa nei discorsi degli sconosciuti, ho ritirato un pacco in posta e tornando verso casa mi sono imbattuta in un gesto che ormai sa di antico: un anziano che imbucava una lettera e mi sono ritornate in mente tutte le lettere che ho spedito anni fa', l'attesa nel ricevere la risposta, l'emozione nel prender tra le mani la busta quando appariva per incanto nella buca, la bellezza del momento in cui la si apriva - sempre strappando qualche pezzetto di carta- e la si leggeva e rileggeva, fino a quando la si sapeva a memoria.
Che bello sarebbe ricevere di nuovo una lettera!

Oggi, comunque è venerdì, il giorno più bello della settimana e io ho mille motivi per essere felice.






venerdì 8 novembre 2019

Giorno centoquattordici: fare di necessità virtù (come ti trasformo quattro giorni di malattia in una risorsa preziosa)

Stare a casa quando si è malati, stare a casa quando a lavoro hai miliardi di cose da fare e l'ultima cosa che desideri è doverle rimandare, insomma: stare a casa quando non si vorrebbe.

Ecco come a volte sono le circostanze a decidere per noi, ma non tutti i mali vengono per nuocere! (Sì, in questo mio ritorno dopo più di un anno di silenzio mi sento piuttosto innamorata dei detti popolari e dei proverbi, come avrete potuto notare)!

Reduce da quattro giorni di reclusione forzata per via di una noiosa influenza con febbre, mi ritrovo in realtà a tirare le somme di questo tempo sottratto ai ritmi frettolosi della quotidianità e a sentirmi inaspettatamente soddisfatta e felice.
Ho approfittato di questa parentesi per dedicarmi a tutto quello che solitamente quando ho tempo rimando -perché preferisco fare cose più interessanti- e quando non ho tempo non faccio, per ovvie ragioni.

Ecco quindi che le noiose mattinate e i pomeriggi interminabili diventano felici quando, in ordine sparso:
- decidi che è arrivato il momento di sistemare le foto dei tuoi viaggi degli ultimi tre anni.
Ebbene sì, in una delle centinaia di liste di buoni propositi che avevo stilato negli scorsi anni compariva la voce "Stampare foto delle vacanze e creare degli album ricordo". Devo ammettere che ci ho messo un po' ad onorare questo impegno che avevo preso, ma come si suol dire: meglio tardi che mai! Ora ho ben due album che sfoglio provando un piacere che avevo scordato da quando non stampavo più le foto. Finalmente ho dato un corpo tangibile ai miei ricordi, tornare a scorrere quelle pagine nere mentre osservo ogni immagine e i momenti che raccontano è un privilegio che va difeso, contro l'insana tendenza a lasciare che tutto si perda nell'impalpabile mondo del digitale.
- metti in ordine i cassetti che contengono collane, orecchini, braccialetti, anelli e le centinaia di accessori che il mio comò di accumulatrice seriale -disordinata-contiene da anni. Ogni cassetto custodisce i bottini delle mie incursioni nei mercatini dell'usato, gli scambi con le amiche, i regali portati da viaggi in luoghi lontani, uno scrigno di pezzi unici che servono a definire il mio modo di essere e che meritava di ritrovare un suo ordine dignitoso.
- finisci un libro che ti faceva compagnia da mesi sul comodino e ne inizi addirittura uno nuovo ("Una donna in bilico" di Lucia Etxebarrìa).
- riesci a guardare ben tre puntate della tua serie preferita.
-acquisti online i primi regali di Natale per i tuoi amici e quella stampa che desideravi da mesi per appenderla sopra al letto.
- puoi coccolare i tuoi gatti per un tempo illimitato.
-programmi il lavoro da svolgere in classe per tutta la settimana in modo da essere libera di goderti il sabato e la domenica.
-sperimenti nuovi piatti in cucina (vedi alla voce "Pennette alla crema di peperoni e olive taggiasche")
-ritorni a scrivere sul tuo blog dal quale mancavi da troppo tempo.

Insomma, eccomi di nuovo piena di entusiasmo per essere tornata su questa pagina e per poter raccontare tutte le cose belle per cui vale la pena essere felici, tutti quei piccoli e apparentemente insignificanti dettagli per cui anche oggi abbiamo sorriso, seppure per un solo istante.

ps Questa volta, però voglio essere realista, perché gli obiettivi devono essere realizzabili: non riuscendo a garantire di poter scrivere un post al giorno cercherò comunque di scrivere il più possibile e come obiettivo minimo direi che può andar bene quello di un post alla settimana...pensate che mi leggerete lo stesso?