lunedì 22 maggio 2017

Giorno novantaquattro: il salone del lunedì.

Il mio Salone del libro è di lunedì.
Da sempre.
Non è quello dei bagni di folla del fine settimana, a cui comunque mi piace partecipare per poter prender parte all'entusiasmo collettivo.
Ma è quello del lunedì.

Il lunedì la grande macchina del salone inizia a rallentare.
Ed ecco che passeggiare tra i padiglioni diventa davvero un piacere: c'è aria, spazio vitale, il lusso di poter indugiare davanti ai libri per ore senza la calca che spinge, che pressa, senza il fiato sul collo.
Il lunedì, se vuoi, riesci addirittura a prenderti un caffè senza che una coda interminabile ti faccia passare la voglia.
Nemmeno all'entrata c'è da aspettare.

Per questo e per molto altro ancora, quello del Lunedì è da sempre il mio Salone.
E anche quest'anno non mi smentisco.

Incontro casualmente amici e conoscenti mentre vago senza meta, spio senza fretta nelle sale dove si susseguono gli ultimi incontri sugli autori, mi soffermo ad accarezzare con gli occhi centinaia di copertine o trame di libri sconosciuti e poi, sempre con calma, la calma che ti è concessa quando ormai la foga è passata e ogni cosa si sta spegnendo lentamente, ma in una lentezza splendente e perfetta, mi abbandono agli acquisti.

Come ogni anno, anche in questo caso, la tradizione si ripete.
Di sabato mi lascio tentare, lascio che siano i libri a chiamarmi, li scruto, li ascolto li odoro.
Poi vado a casa e se il lunedì, ricordo esattamente quel determinato libro che mi sembrava avermi colpita, allora torno da lui e lo compro.

Non puoi sottrarti a un libro che ti ha scelto.

E così anche questa volta esco con le borse in tela che pesano più del dovuto e la locandina del Salone che quest'anno è meravigliosa come mai prima e che incornicerò presto per appenderla sopra il divano.

Per essere il Lunedì del mio Salone ho scritto anche troppo.
Ora chiudo e apro il libro.
Uno dei a caso tra quelli che compongono il mio ricco bottino di questo delizioso lunedì di Maggio.




Nessun commento:

Posta un commento