lunedì 20 febbraio 2017

Giorno venti: una cena salvagente.

E così succede che certi giorni sembrino infiniti, ingarbugliati, insensati, superflui.

Succede che ci si riempia la giornata di miliardi di cose da fare pur di non pensare.
Succede che ci si obblighi a rispettare gli impegni presi, anche quando non se ne ha voglia.

E a volte questo può essere un bene, come questa sera.

Dopo il consueto appuntamento del lunedì sera con il teatro, una cena improvvisata, tutta al femminile, mi risolleva lo spirito come solo l'affetto e la vicinanza delle amiche sono in grado di fare.
Si parla sempre della competizione tra donne, dell'invidia, ma troppo spesso si ignora quanto la solidarietà, il sostengo e il calore che possono nascere tra donne siano una vera e propria salvezza.

Succede raramente, ma succede, che nelle amicizie, così come in amore, ci si senta affini a una persona sconosciuta che immediatamente -e senza un apparente motivo- ci appare a noi vicina.
Ecco, con le mie commensali è andata esattamente così sin dalla prima sera in cui ci siamo conosciute.
In fondo ogni legame è basato sul riconoscersi nell'altro e anche in questo caso, le sensazioni si sono confermate esatte.

Tra birra, risate, chiacchiere e dessert i pensieri peggiori affogano lentamente, evaporano come per magia.
Ci salutiamo pensando già a un prossimo sabato mattina tra mercati e colazioni al bar.

Così la serata che si prospettava una pesantissima appendice di una giornata già di suo piuttosto "complicata", prende inaspettatamente un'altra piega e mi ritrovo a sorridere mentre rientro in macchina per tornare a casa, grata al caso per avermi salvata con un' inaspettata cena salvagente!









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