mercoledì 5 aprile 2017

Giorno sessantadue: una cena greca.

Non so è colpa di un paio di bicchieri di Retsina o il piumone sotto cui mi sono accomodata con il pc sulle gambe per scrivere, ma fa caldo.
Mi alzo, apro un po' la finestra e dalle imposte socchiuse entra un lieve respiro di notte tiepida.

Oggi è piovuto per quasi tutto il giorno.
La sensazione della pioggia in primavera è diversa da quella della pioggia nelle altre stagioni.
L'acqua di Aprile è vita liquida: lava, scorre e poi esplode nel verde tutto intorno.

Oggi è stata una giornata importante: una delle mie più care amiche ha superato una prova fondamentale, una di quelle prove che ti cambiano la vita.
Quando si desidera fortemente qualcosa e ci si impegna con tutte le proprie forze per raggiungerlo, arriva, ad un certo punto, il momento di mettersi davvero in gioco e solo allora si capisce davvero quanto teniamo a quel desiderio.
Ecco, la mia Amica ci teneva tanto, così tanto che oggi le cose sono andate benissimo - come già sapevo dentro di me- e la felicità di averne avuto conferma è stata enorme.

La gioia ha senso solo se condivisa.

E allora ce ne siamo andate a festeggiare al ristorante greco: buon cibo, posto semplice e vino bianco.
I momenti passati con le persone che ci conoscono bene sanno sempre di autentica bellezza e perfezione.
Solo con chi ci ama davvero - e con chi a nostra volta amiamo in maniera incondizionata- ci permettiamo il lusso di essere davvero noi stessi.
Si ride, si scherza facendo ipotesi sul futuro, si progettano viaggi insieme.
Serve davvero poco a farmi felice, bastano due pareti blu, l'ipotesi di una vacanza, le persone giuste.

A volte mi chiedo come sia possibile non accorgersi di quanto la felicità sia davvero fatta di cose semplici.
Tornando verso casa leggeri, respiro aria di serate future, di estate e concerti all'aperto, di qualcosa di bello che sta per arrivare.
Oggi  non ho bisogno di altro per sentirmi bene.

E ripenso a me, a quanto lentamente stia tornando, a mia volta, a coltivare desideri nuovi e a muovermi verso di loro, poco per volta.

Ci sono attimi nella vita, in cui sembra che nulla abbia senso.

Eppure io credo che il senso, se siamo davvero noi a muovere le pedine, a fare le nostre scelte, lo troveremo andando avanti.

Così continuo ad andare verso i miei sogni, a volte un po' disorientata, a volte più sicura, ma sempre certa che solo fidandomi davvero delle mie intuizioni, potrò trovare la direzione giusta.

Lentamente, poco per volta.

In costante e continuo ricostruirsi.














Nessun commento:

Posta un commento