giovedì 13 aprile 2017

Giorno sessantotto: il primo giorno di vacanza.

Il primo giorno di vacanze di Pasqua ha il sapore di un caffè da due ore con un'amica, delle prime fragole della stagione e i colori di una passeggiata sul lungo fiume.
Ha l'odore del bucato fresco steso al sole- stavolta profumerà come quello di tutti gli altri!-
Il primo giorno di vacanza sa di pulito e di nuovi inizi.
Mi dedico un po' al cambio dell'armadio: divido, piego, sistemo vestiti.
Archivio cose inutili e pesantezze, recupero la leggerezza dei colori tenui.
Il primo giorno di vacanza lo passo coi piedi scalzi, finalmente, tra il tappeto e il pavimento ancora un po' fresco. La finestra lasciata aperta da dove i gatti fanno avanti e indietro rincorrendosi o rilassandosi al sole sul balconcino.
Il primo giorno di vacanze è senza sveglie, senza orologi, senza fretta.
Tra una cosa e l'altra riesco a anche a leggere qualche pagina, ad ascoltare un po' di musica classica mentre mi preparo una macedonia, a pensare a come organizzare i prossimi giorni.
Chi non insegna non potrà crederci, ma un docente arriva a questo punto dell'anno privo di energie, vuoto come un melone senza polpa, stanco come una pera caduta dall'albero.
Questa pausa di qualche giorno serve a ricaricarsi prima del gran finale, a raccogliere le forze, a concentrarsi sui risultati raggiunti e su quello che ancora c'è da fare.
È già il momento in cui si fa il punto della situazione e in un attimo ti rendi conto di quanto l'anno scolastico passai velocemente.
Il primo giorno di vacanza ha il colore del cielo di primavera, dei panni disordinati stesi nei cortili interni, dell'arancione delle magliette degli operai che da giorni asfaltano la strada sotto casa.
Se potessi esprimere un desiderio, oggi, chiederei di dimenticare e di aver la forza per andare oltre.
Ogni fine è un nuovo inizio, ma ogni fine rimane anche sempre e solo una fine.
Così anche oggi, nel mio primo giorno di vacanza, finisce una stagione e ne inizia un'altra che vorrei fosse di stazioni, camminate, abbracci e occhi nuovi, di isole e di libri, di poesie e di spazi aperti.
Vado punto e a capo, inciampando tra le righe.



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